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Cosa è il Concordato Preventivo?

Il concordato preventivo è una procedura che consente alle persone fisiche e alle società di persone, con reddito d’impresa o di lavoro autonomo di negoziare con l’Agenzia delle Entrate il reddito da dichiarare per gli anni fiscali successivi.

Il Nuovo Concordato Preventivo: Una Guida Pratica

Entro il prossimo 15 giugno l’Agenzia delle entrate renderà disponibile un apposito programma per l’acquisizione dei dati necessari per la formulazione della proposta del reddito.
L’Agenzia delle Entrate proporrà il reddito e il contribuente potrà decidere se accettare questa proposta.
In sostanza l’adesione al concordato consente di “concordare” con l’Agenzia delle Entrate il reddito da dichiarare ai fini IRPEF e, se dovuta, IRAP per i due anni successivi.

Requisiti di Accesso

Per poter accedere al concordato preventivo, è necessario soddisfare alcuni requisiti:

  • Aver presentato regolarmente la dichiarazione dei redditi negli ultimi tre anni.
  • Non aver subito condanne per reati specifici come reati tributari, false comunicazioni sociali, riciclaggio, ecc.
  • Non avere debiti tributari o previdenziali superiori a 5.000 euro.

Come Funziona il Concordato Preventivo

Una volta accettata la proposta dell’Agenzia delle Entrate, il contribuente si impegna a pagare le imposte concordate per i periodi d’imposta interessati, anche se il reddito effettivo dovesse risultare inferiore. Tuttavia, non saranno dovute imposte aggiuntive su eventuali maggiori redditi, anche se sarà comunque possibile versare contributi previdenziali aggiuntivi.
In casi di circostanze eccezionali, identificate con decreto del MEF, che portino a redditi inferiori del 50% rispetto a quelli concordati, il concordato cesserà di produrre effetti.
Se una società di persone aderisce al concordato, anche i soci saranno obbligati ad aderire.

Obblighi e Scadenze

L’adesione al concordato preventivo non riduce gli obblighi contabili e fiscali: i contribuenti devono continuare a rispettare gli obblighi ordinari di contabilità e dichiarazione, inclusa la compilazione degli ISA. Inoltre, l’adesione al concordato non ha effetti sull’IVA.
L’accettazione della proposta deve avvenire entro il 15 ottobre. Il concordato potrà essere prorogato per altri due anni alla scadenza, e sarà possibile accedervi anche negli anni successivi, con termini di adesione anticipati al 30 settembre di ogni anno.

Conclusione

Il nuovo concordato preventivo potrebbe rappresentare un’opportunità di gestire in modo più prevedibile i propri obblighi fiscali e ottenere un risparmio fiscale in caso di incremento del reddito maggiore di quello concordato.

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