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Dopo aver visto come funziona la tassazione sostitutiva del 5% sulle mance nel precedente articolo, passiamo ora alla parte pratica: quali adempimenti spettano al datore di lavoro e al lavoratore, come registrare correttamente le somme e come trattarle ai fini IVA.
Un passaggio importante, perché la gestione contabile e fiscale corretta è ciò che consente di usufruire realmente del beneficio agevolato senza incorrere in irregolarità.

Gli adempimenti del datore di lavoro

Il datore di lavoro è il sostituto d’imposta responsabile dell’applicazione dell’imposta sostitutiva.
Prima di applicarla deve:

  • verificare il limite reddituale di 50.000 € (o 75.000 € dal 2025) riferito all’anno precedente;
  • se è stato l’unico datore ad aver rilasciato la CU, può applicare direttamente il regime sostitutivo;
  • se invece il lavoratore ha più rapporti di lavoro, deve richiedere una dichiarazione scritta con l’indicazione del reddito complessivo percepito.

Nel modello CU, il datore di lavoro deve poi indicare separatamente:

  • le mance tassate in via ordinaria;
  • le mance tassate con imposta sostitutiva, specificando l’importo trattenuto.

Infine, se rileva che il regime agevolato risulta meno vantaggioso per il lavoratore, può applicare la tassazione ordinaria, informandolo preventivamente.

Gli obblighi del lavoratore

Anche il lavoratore ha un ruolo attivo nella corretta applicazione del beneficio.
In particolare deve:

  • comunicare al datore l’eventuale superamento del limite di reddito;
  • dichiarare eventuali somme percepite presso altri datori di lavoro nel settore;
  • rinunciare per iscritto, se lo desidera, al regime agevolato.

Nel caso in cui l’imposta sostitutiva sia stata applicata in assenza dei presupposti, il lavoratore è tenuto a regolarizzare la posizione in dichiarazione dei redditi, includendo le mance nel reddito di lavoro dipendente a tassazione ordinaria.
Viceversa, può anche scegliere in dichiarazione il regime che risulta per lui più favorevole.

Versamento dell’imposta: i codici tributo F24

Per il versamento dell’imposta sostitutiva sulle mance, l’Agenzia delle Entrate ha istituito specifici codici tributo da utilizzare in F24:

  • 1067 – Imposta sostitutiva IRPEF e addizionali regionali e comunali;
  • 1605 / 1917 / 1918 / 1306 – codici per i versamenti relativi a somme maturate o versate in regioni speciali (Sicilia, Sardegna, Valle d’Aosta).

La registrazione contabile delle mance

Le mance, pur transitando per la contabilità aziendale, non rappresentano un ricavo d’impresa, poiché sono somme destinate ai lavoratori.
Devono quindi essere tenute separate dai ricavi e annotate in un registro dedicato, riportando almeno:

  • la data della mancia;
  • l’importo ricevuto;
  • il destinatario (o il gruppo di destinatari).

È buona prassi inserire una voce separata sullo scontrino o sulla ricevuta che evidenzi la mancia, distinta dal corrispettivo del servizio.
Questo accorgimento garantisce trasparenza e tracciabilità sia in caso di controlli fiscali sia ai fini del corretto riversamento al personale.

Regime IVA delle mance

Dal punto di vista IVA, le mance erogate dai clienti ai lavoratori tramite il datore di lavoro sono considerate fuori campo IVA, poiché si configurano come semplici movimentazioni finanziarie.
In concreto:

  • non incrementano il volume d’affari dell’impresa;
  • non costituiscono né ricavi né costi per il datore di lavoro.

Il riferimento è l’art. 2, comma 3, lettera a) del DPR 633/1972, che esclude le liberalità da parte di terzi dal campo di applicazione dell’imposta.
La circolare 26/E del 29 agosto 2023 raccomanda inoltre di predisporre misure contabili e finanziarie idonee a garantire una rendicontazione separata delle somme corrisposte a titolo di mance.

Conclusione

La gestione delle mance non è più una questione informale: oggi è parte integrante della busta paga e della contabilità aziendale, con regole precise che premiano la trasparenza.
Per le imprese del turismo e della ristorazione, una gestione corretta significa ridurre il rischio fiscale, semplificare i flussi contabili e valorizzare il lavoro del personale.

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