La Legge di Bilancio 2025 ha confermato il Bonus Arredo anche per l’anno in corso, prorogando la possibilità di usufruire di una detrazione IRPEF del 50% sulle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. Ma attenzione: il beneficio non è automatico, e può essere richiesto solo al verificarsi di precise condizioni.

Vediamo quindi in modo chiaro e ordinato chi può richiedere il bonus, quali beni rientrano, quali sono le modalità di pagamento, le tempistiche da rispettare, e le comunicazioni da effettuare.

Bonus Arredo 2025: Come funziona

Il Bonus consiste in una detrazione del 50% su una spesa massima di 5.000 euro per ciascuna unità immobiliare. Quindi, l’importo massimo detraibile è pari a 2.500 euro.

Per ottenerlo è però necessario che:

  • vi sia in corso un intervento di recupero del patrimonio edilizio iniziato dal 1° gennaio 2024 in poi;
  • gli arredi e/o elettrodomestici siano destinati a un immobile oggetto di tali interventi.

Importante: il bonus non è collegato all’importo della spesa di ristrutturazione, ma è comunque subordinato all’avvio dei lavori.

Quali interventi danno accesso al Bonus Arredo 2025

Il beneficio è collegato a specifiche tipologie di lavori edilizi, come:

  • manutenzione ordinaria (solo su parti comuni);
  • manutenzione straordinaria;
  • restauro e risanamento conservativo;
  • ristrutturazione edilizia;
  • acquisto di immobili ristrutturati da imprese (entro 18 mesi);
  • ricostruzione post-evento calamitoso;
  • lavori legati alla riduzione del rischio sismico (anche con Sismabonus o Super-sismabonus);
  • interventi di risparmio energetico legati alla manutenzione straordinaria.

Sono esclusi invece interventi come:

  • costruzione o acquisto di box auto;
  • misure preventive contro atti illeciti (salvo rientrino in alcune categorie edilizie);
  • lavori legati all’Ecobonus.

Inoltre, non sono più ammessi dal 2025 gli interventi che prevedono la sostituzione di impianti a combustibile fossile (es. caldaie a gas), nemmeno se parte di una ristrutturazione.

Cosa si può acquistare con il Bonus Arredo 2025

Tra i beni ammessi rientrano:

  • mobili nuovi (letti, armadi, comodini, librerie, scrivanie, sedie, tavoli, divani, materassi, lampade ecc.);
  • grandi elettrodomestici, a patto che rispettino le seguenti classi energetiche minime:
    • Forni: A
    • Lavatrici, lavasciuga, lavastoviglie: E
    • Frigoriferi e congelatori: F

Non sono agevolabili:

  • porte, pavimenti (es. parquet), tende, tendaggi o altri complementi d’arredo.

Sono incluse anche le spese di trasporto e montaggio, a condizione che siano pagate con metodi idonei.

Modalità di pagamento: cosa è ammesso e cosa no

Per beneficiare della detrazione, il pagamento deve essere effettuato con:

  • bonifico bancario o postale (non serve quello “parlante”);
  • carta di credito o carta di debito.

Sono esclusi:

  • contanti;
  • assegni bancari;
  • altri strumenti di pagamento non tracciabili.

È possibile usufruire del bonus anche nel caso di pagamenti rateali, purché l’addebito delle rate avvenga con metodi consentiti e siano conservate le ricevute.

Le tempistiche da rispettare

Il diritto al Bonus Arredo 2025 si matura solo se:

  1. i lavori di recupero sono iniziati a partire dal 1° gennaio 2024;
  2. le spese per mobili/elettrodomestici sono successive alla data di avvio dei lavori.

Per dimostrare la data d’inizio lavori è sufficiente una delle seguenti:

  • titolo abilitativo (es. CILA, SCIA);
  • comunicazione all’ASL (se richiesta);
  • dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà (per lavori in edilizia libera).

Limite massimo e cumulabilità

Il tetto massimo di spesa non è rinnovato ogni anno, ma si somma su base pluriennale.

Esempio: Se nel 2024 sono stati spesi 1.800 euro per mobili, nel 2025 si potrà usufruire del bonus solo su altri 3.200 euro, e non sull’intero plafond di 5.000 euro.

Il limite si applica:

  • per ogni singola unità immobiliare (e relative pertinenze);
  • indipendentemente dal numero di beneficiari della detrazione.

Comunicazione all’ENEA

È obbligatoria, entro 90 giorni dalla fine lavori o collaudo, la trasmissione dei dati relativi agli interventi che implicano:

  • risparmio energetico;
  • utilizzo di fonti rinnovabili.

Questa regola si applica anche all’acquisto dei grandi elettrodomestici.

Tuttavia, la mancata comunicazione non fa decadere il diritto alla detrazione, come confermato da ENEA e MISE, ma è consigliabile effettuarla per trasparenza e tracciabilità.

Bonus Arredo 2025: Conclusione

Il Bonus Arredo 2025 rappresenta un’interessante opportunità per chi sta affrontando una ristrutturazione e desidera rinnovare l’arredamento o sostituire gli elettrodomestici, beneficiando di una detrazione significativa.

Tuttavia, è essenziale rispettare tutte le condizioni previste dalla norma, per evitare sorprese in fase di dichiarazione dei redditi.

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