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L’obbligo di adottare assetti organizzativi, amministrativi e contabili adeguati riguarda tutte le società, anche quelle che redigono il bilancio in forma abbreviata. Ma cosa significa “adeguati assetti” e quale ruolo gioca la Nota Integrativa in questo contesto?

Il quadro normativo: l’art. 2086 c.c.

L’articolo 2086, comma 2, del Codice Civile stabilisce che l’imprenditore che operi in forma societaria ha il dovere di istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alla dimensione dell’impresa, anche al fine di rilevare tempestivamente la crisi e adottare le misure necessarie per la sua gestione.

Questo obbligo non è solo formale: implica la responsabilità concreta da parte degli amministratori di dotare l’azienda di strumenti di controllo, monitoraggio e pianificazione, anche in presenza di una struttura semplice o ridotta.

Le PMI e la rendicontazione “semplificata”

Molte piccole imprese adottano il bilancio in forma abbreviata, come previsto dall’art. 2435-bis c.c. Questa modalità consente di omettere alcune informazioni previste dal bilancio ordinario, semplificando la redazione dei documenti contabili.

Tuttavia, la forma abbreviata del bilancio non esonera dall’obbligo sostanziale di garantire un’organizzazione adeguata. Anzi, è proprio in questi contesti che una corretta comunicazione dei presidi di governance diventa un elemento distintivo di serietà e trasparenza.

Il ruolo della Nota Integrativa

Anche nella versione abbreviata, la Nota Integrativa rappresenta un’occasione preziosa per documentare, seppur sinteticamente, l’adozione degli assetti adeguati. Non esiste un obbligo esplicito di inserire tali informazioni, ma farlo può portare vantaggi rilevanti:

  • dimostra la consapevolezza dell’obbligo legale da parte degli amministratori;
  • rafforza la trasparenza nei confronti di stakeholder, istituti di credito e fornitori;
  • tutela gli stessi amministratori in caso di crisi, contenziosi o verifiche ispettive.

Nota Integrativa abbreviata: un’opportunità, non solo un adempimento

Integrare nella Nota Integrativa una dichiarazione semplice ma efficace circa l’esistenza di assetti adeguati consente di coniugare semplificazione e responsabilità, in un’ottica moderna di governance anche per le PMI.

Ecco un esempio di formulazione possibile:

“La società ha adottato assetti organizzativi, amministrativi e contabili coerenti con la propria natura e dimensione, in conformità all’art. 2086 c.c., anche al fine di assicurare il monitoraggio costante dell’equilibrio economico-finanziario e la continuità aziendale.”

Conclusione

Le imprese che redigono il bilancio in forma abbreviata non sono esentate dagli obblighi sostanziali previsti dalla normativa civilistica. Al contrario, è auspicabile che proprio queste realtà colgano l’occasione della Nota Integrativa per comunicare il proprio impegno verso una gestione consapevole e strutturata.

Una Nota Integrativa ben formulata, anche se sintetica, può rappresentare uno strumento strategico per consolidare la fiducia nel mercato e prevenire rischi futuri.

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